Il medico deve sapere osservare le relazioni fra l'uomo e il mondo esterno, fra abitudini di vita e malattia. Solo dopo aver colto tutti questi elementi egli potrà risolvere il problema terapeutico, secondo la regione, il clima e l'individuo.
(Nei Jing Su Wen)

Rando Diana - Dietista e Naturopata - Verona
rando.diana@libero.it

domenica 24 luglio 2011

Agricoltura: base della vita e futuro dell'umanità

Iteressante articolo di Lisa Bortolotti trovato sul sito LiberaMenteSerevo.it

http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=4258

"Basterebbe organizzare una filiera corta in cui non solo un soggetto neutro terzo si occupa di tutto quanto attiene alla parte commerciale (così il produttore può dedicarsi al suo mestiere, all’agricoltura), ma si occupa anche della lavorazione del bene primario e della sua trasformazione in prodotto complesso (le marmellate? i succhi? le pesche sciroppate? le crostate? ecc …). I margini di rientro (delle marmellate per intenderci) vengono redistribuiti a tutti i soggetti che hanno partecipato alla filiera, produttori compresi. I costi saranno minimi perchè la struttura terza non persegue il profitto da speculazione (solo un normale utile di gestione) e perchè risulta come unico soggetto di passaggio intermedio tra il produttore e il consumatore; perchè la logistica è razionalizzata e ottimizzata e perchè i consumi energetici sono notevolmente abbattuti. I prezzi al consumo possono essere ancor più ridotti con l’applicazione ulteriore di un Buono Locale, attraverso il quale la competitività con gli ipermercati è assicurata."


Questa soluzione è molto interessante, tuttavia io proporrei, al posto di un soggetto terzo, per quanto neutro, una famiglia che sia impresaria di sè stessa, nella quale tutti i componenti svolgono un ruolo proprio: coltivazione, trasformazione, commercializzazione.

L'agricoltura non è solo la base, ma è soprattutto il futuro dell'umanità.

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